Carneo: la musica come voce di un’Identità condivisa

 

Siamo lieti di ospitare i Carneo sulle pagine de Il Riflettore, una band che con il nuovo singolo MareMilano aggiunge un capitolo inedito al suo viaggio musicale. Con un mix di sonorità che unisce cantautorato ed elettronica, i Carneo propongono una riflessione sonora che è molto più di un semplice brano radiofonico: MareMilano è un'esplorazione dei contrasti tra la profondità del mare e il dinamismo della città.

Nel corso dell'intervista, i Carneo ci raccontano la loro musica come espressione vitale e necessaria, una sorta di estensione del loro stesso essere. Per loro, la musica nasce come urgenza di comunicare, una voce che punta a essere condivisa con chi ascolta. In MareMilano, hanno deciso di fondere un testo introspettivo con un ritmo più leggero e accattivante, creando una dinamica tra pensieri profondi e beat incalzanti che riflette la dualità tra il mare e la città.

Inoltre, attraverso la storia di Sandy, protagonista del brano, i Carneo invitano ad abbracciare la propria forza interiore e a trovare la propria strada, anche quando il viaggio sembra incerto. Un messaggio di speranza per chi cerca sé stesso o un luogo da chiamare “casa” in un mondo sempre in movimento.

Ciao e benvenuti sulle pagine de Il Riflettore. Prima di tutto, cosa rappresenta per voi la musica?
La nostra musica nasce per necessità, abbiamo sempre pensato ai nostri strumenti, testi e canzoni come un’estensione di noi stessi, non è stata tanto la musica a spingerci a suonare quanto il bisogno di comunicare, di fare in modo che la nostra musica possa appartenere in qualche modo un po’ a tutti.
 
Come è nato il vostro nuovo singolo “MareMilano”?
Per questo singolo abbiamo voluto conciliare un testo introspettivo o comunque se vogliamo impegnato, con una musica più leggera e radiofonica cercando di conciliare l’anima più cantautorale della nostra identità con quella più elettronica portando all’interno del pezzo anche sonorità drum N Bass. Un contrasto tra testo e musica che rappresenta allo stesso tempo anche quel contrasto tra mare e cielo che caratterizza il pezzo
 
Qual è il messaggio che sperate di trasmettere attraverso questo brano?
Abbiamo voluto, attraverso il viaggio di Sandy, raccontare una storia che potesse in qualche modo salvare la soggettività umana. Quel “sei sempre stata tu” e’ l’obiettivo e allo stesso tempo la certezza del proprio riconoscersi e della propria forza per superare ogni avversità.
 
A chi dedicate questo singolo?
Vogliamo dedicarlo a tutte quelle persone che lottano per cercare il proprio futuro, se stesse e la felicità, sapendo quanto è difficile inseguire un sogno, o anche solo trovare un posto nel mondo da chiamare casa.
 
Se poteste scrivere la colonna sonora di un film o di una serie TV, quale scegliereste e perché?
Partecipare alla colonna di sonora di qualche film di Giallini, o di Leo, ma anche di Mastrandrea o Germani ci farebbe molto piacere, sono personalità che hanno saputo riscoprire il cinema italiano, anche con temi spesso a noi affini
 
Grazie mille per il vostro tempo. Prima di concludere, c'è qualcosa che volete aggiungere o un messaggio particolare che desiderate lasciare ai nostri lettori?
La musica ha da sempre un forte potenziale emancipatorio, tanto culturale quanto emotivo. Per quanto i sentimenti umani siano quasi sempre gli stessi ogni canzone a suo modo riesce a rappresentarne le varie sfaccettature e differenze. Per chi fa musica sapere di arrivare alle persone e soprattutto credere che una canzone possa in qualche modo aiutare qualcuno credo sia uno degli aspetti più belli.