Giuseppe Cucè presenta il brano “Di estate non si muore”: “Lo dedico ai siciliani tutti… a me stesso e all’Etna!”


“Di estate non si muore” (TRP Vibes / Believe Digital) è il nuovo singolo di Giuseppe Cucè. Il brano descrive una condizione esistenziale, uno stato antropologico, la sicilianitudine. Andiamo a scoprire qualcosa in più di questo brano e di questo artista.

Ciao Giuseppe, benvenuto. Prima di tutto, cos’è per te la musica?
Ciao grazie, per me la musica è come quando premi un interruttore per accendere la luce, illumina li dove c’è buio. 

Come è nato il nuovo singolo “Di estate non si muore”?
“Di estate non si muore” è nata circa un anno fa, quando cercando di raccontare la Sicilia attraverso altri occhi che non fossero i miei, e facendo questa sorta di esperimento scrivendo mi rendevo conto del mio odi et amo… di quanta bellezza ci circonda ma anche di quanto ce ne curiamo poco sprecandola e maltrattandola. 

Quale messaggio vuoi trasmettere con questo brano?
La sicilianitudine … Partendo da semplici luoghi comuni arrivando alle ferite che la Mafia ha inflitto alla nostra popolazione. Del nostro essere in una gabbia dorata ma pur sempre gabbia, in pieno mare circondati dall’acqua cercando di galleggiare in una barchetta di carta vivendo un’estate perenne in riva al mare mangiando la pasta al forno e le cotolette. Con il cuore in pace e le mani in tasca!!!!

A chi dedichi questo singolo?
Lo dedico ai siciliani tutti… a me stesso e all’Etna! 

Grazie mille per la tua disponibilità, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere questa intervista?
Questo mio nuovo singolo fa da apripista al mio intero album che verrà alla luce a dine anno!