“Efemeral: il silenzio che grida – il video di Silent Hound e la forza della verità”

Efemeral - Ph. by Matilde Maiozzi

Gli Efemeral sorprendono ancora con il video di “Silent Hound”, brano simbolo del nuovo album “Rounded With a Sleep”. Girato in presa diretta, il video cattura l’autenticità della band e la magica presenza di Ian Anderson dei Jethro Tull. Un incontro tra generazioni, un ponte tra rock progressivo e introspezione contemporanea.


Il video di Silent Hound è estremamente “vero”. Cosa vi ha spinti a registrarlo live anziché realizzare un classico playback?

In realtà quando abbiamo girato il video del brano non avevamo idea sarebbe diventato un videoclip ufficiale. Doveva essere una semplice collaborazione con il Saint Louis College of Music, che ci ha gentilmente ospitato nei suoi studi. Solo che non ci aspettavamo sarebbe uscito così bene, quindi abbiamo deciso di utilizzarlo come contenuto ufficiale!

È un video semplice, senza troppi fronzoli, ma che esprime bene l’atmosfera del brano. Poi certo, la presenza di Mr. Anderson lo ha anche reso un singolo efficace all’interno dell’album!

C’è un momento durante le riprese che ricordate come particolarmente intenso?

Quella del 27 marzo è stata una giornata importante per la band, un nuovo inizio per tanti motivi. Soprattutto, è stata la prima volta in cui il chitarrista, Andrea Di Fraia, ha suonato con noi. C’è stata intesa fin da subito, sembrava suonassimo insieme da sempre. È stato sicuramente intenso per noi provare quell’entusiasmo nel suonare insieme.

Arianna, nel tuo racconto parli di un “segugio silenzioso” che rappresenta la malattia. Come si è trasformato questo dolore in arte?

La persona a cui ho dedicato il brano ha sempre fatto parte della mia vita, in un modo o in un altro mi ha vista crescere e raggiungere i miei piccoli e grandi traguardi. Nonostante ciò, mi sembrava di non conoscerla e non solo, progressivamente non era in grado neanche di riconoscermi.

Quando questa persona se n’è andata, ho deciso di scrivere questo testo basato sui racconti di chi lo conosceva bene, di chi l’ha amato come persona, come padre e come marito. Anche se rimpiangerò per sempre di non averlo mai conosciuto nonostante lo avessi guardato negli occhi così spesso.

Andrea, la chitarra ha un ruolo molto emotivo nel brano. Come hai costruito il suono giusto per accompagnare il flauto di Anderson?

Accompagnare il flauto di Anderson era una grande responsabilità: serviva una chitarra che non fosse troppo dominante e che, al tempo stesso, non risultasse scontata. Ho lavorato molto sulla dinamica e sulla scelta dei voicing, creando accordi molto aperti per lasciare il più possibile spazio al flauto di Anderson e per costruire l’atmosfera giusta che gli rendesse giustizia.

Gabriele, come tastierista e arrangiatore, qual è stata la sfida più grande nel fondere le vostre sonorità con quelle di un musicista come Ian?

L’arrangiamento è avvenuto, come sempre, con tutta la band. Diciamo che la sfida iniziale è stata unire elementi molto diversi come il basso e il tema di Synth. Poi in realtà devo dire che non è stato troppo complesso inserire il flauto. Il brano nasce di partenza come una canzone dalle atmosfere Folk. L’idea del solo di flauto ci è venuta successivamente alla scrittura del brano. Ascoltandolo al completo abbiamo subito pensato che mancasse qualcosa e quel qualcosa venne naturale pensare fosse proprio un flauto. Poi Arianna ha solo fatto una richiesta… e da lì grandi emozioni!

Il brano parla di assenza, ma nel video si percepisce una forte presenza. È stata una scelta voluta?

Abbiamo voluto compensare quella mancanza, quel vuoto dentro, con una grande presenza: Ian Anderson. Non è stato voluto fin dall’inizio. Ho notato che cose più belle negli Efemeral escono fuori quando si inizia non sapendo bene quale sarà il risultato finale, e in questo caso penso siamo stati estremamente fortunati.

Come immaginate l’evoluzione visiva dei prossimi singoli?

Per i futuri singoli sicuramente vorremmo dare una dimensione più concreta della canzone in sé. In questo caso abbiamo “sfruttato” questa collaborazione con il Saint Louis, ma sarà molto probabile pensare che un nostro futuro singolo avrà come video un’animazione in stile cartone animato, oppure una storia raccontata con modelli in CGI, o attori.

Ci piace lasciarci trasportare dalle sensazioni di quello che scriviamo e dalla fantasia!