“Roxy B., il coraggio di affrontare il cambiamento con Questa notte”. L'intervista
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| Roxy.B - Ph. by Marco Carotenuto |
Per Oltre le Colonne, Roxy B. racconta il lato più intimo della sua musica. Il nuovo singolo è un invito a liberarsi da legami che non ci nutrono più, aprendosi alla possibilità di un futuro luminoso.
“Questa
notte” è un titolo evocativo: che rapporto hai con la notte nella tua
quotidianità?
Mi
sono sempre sentita a mio agio, soprattutto con la sua oscurità, tant’è che, quando
sono al chiuso e fuori è ormai buio, mi piace muovermi senza accendere le luci.
Trovo, in particolare, affascinante il modo in cui la notte trasformi la
visione delle cose ed amplifichi gli stati d’animo. Il suo arrivo, in genere, mi
distende e mi dà un senso di intimità. Se non ho altri impegni, abituata ad
addormentarmi tardi, mi piace trascorrere parte di essa tra le mie cose, leggendo,
studiando, ascoltando musica, scrivendo oppure, semplicemente, godendomi la mia
compagnia che, almeno per ora, non mi annoia mai.
Ti
sei mai trovata a vivere quella “resistenza al cambiamento” che descrivi nel
testo?
Si, molte volte, ragione per
cui ne tratto nei miei brani, con l’intento di condividerne l’esperienza, ma anche
di raccontare ciò che ho compreso, con tanta fatica, sul meccanismo dell’attaccamento
(in particolare, a ciò che non c’è più o a ciò che non fa stare bene), oltre
che sulle possibili vie d’uscita e sull’importanza di imboccarle.
In
che modo Napoli, dove avete girato il video, ha influenzato l’atmosfera del
progetto?
Napoli
è una città dalla forte identità, pulsante di cultura, storia, arte,
straordinariamente bella e complessa. Tutto questo non poteva che arricchire di
nuovi stimoli la realizzazione di un video che doveva tradurre in immagini
l’esplorazione di profondi conflitti interiori, altrettanto complessi,
evidenziandone le contraddizioni e le sfaccettature. L'energia e la
passione di questa città sono poi confluite nel progetto attraverso i
professionisti del luogo che hanno collaborato alla sua realizzazione e che
hanno contribuito a rendere l'atmosfera più intensa e coinvolgente, ma anche
serena, rilassata e giocosa.
Come
scegli i temi da raccontare nelle tue canzoni?
In
genere nascono da riflessioni su esperienze personali o su quelle di altre
persone. Mi piace sondare l’animo umano, la sua complessità, le sue fragilità,
ma anche le potenti risorse che custodisce ed è in grado di attivare di fronte
alle difficoltà della vita. Mi piace esplorare modi diversi di “rispondere” agli
eventi per evitare di subirli e trasformarli, invece, in occasioni di conoscenza
di sé e del proprio valore, in modo da operare scelte consapevoli, orientate al
benessere e crescita personali.
Il
tuo percorso è iniziato con cover e poi brani originali: cosa hai imparato in
questa evoluzione?
Che,
prima di portare il proprio personale contributo in un determinato ambito, occorre,
innanzitutto, conoscere quel che è stato fatto da chi ci ha preceduto e ha
lasciato segni indelebili del suo passaggio. Lavorare sulle cover mi ha insegnato
come sia importante andare alla ricerca dell’anima dell’opera di un artista, del
suo significato profondo, per poi cercare di restituirla all’ascolto, vestita
di nuova sensibilità e interpretazione, ma sempre nel rispetto di ciò che è. Questo
insegnamento mi è servito anche per gli inediti, per cercare di far sì che essi
fossero, a maggior ragione attraverso la piena libertà del processo creativo, espressione
di una originalità fatta di autenticità e unicità irripetibile.
Qual
è la tua speranza più grande per il futuro di “Questa notte” e della tua
carriera musicale?
Che
entrambi possano raggiungere più persone possibile e che offrano loro qualcosa di
significativo, qualcosa in cui riconoscersi e ritrovarsi. Mi auguro, poi, che
il mio percorso mi porti ad acquisire e sviluppare, sempre di più, nuove
sensibilità ed abilità e che mi procuri tante stimolanti occasioni per
esprimermi al meglio.
