Corvino racconta il nuovo singolo 'Cena per due': intervista

 

Corvino con "Cena per due" esplora le difficoltà emotive che sopravvivono alla fine di una relazione. Con delicatezza e introspezione, il brano affronta il conflitto interiore di chi si trova a dover fare i conti con un legame ormai spezzato, ma che non sembra aver cessato la sua influenza. La canzone si concentra su immagini quotidiane che, pur nella loro apparente banalità, custodiscono la complessità dei sentimenti che non si riescono a chiudere del tutto. Un racconto che si interroga sul possibile, sulle scelte non fatte e su una connessione che resiste, seppur frammentata.
 
Come nasce una tua canzone: parte prima il testo, la melodia o un’emozione?
I miei brani nascono sempre prima dalla musica, che generando uno stato d’animo, quindi un’emozione, stimolano la scrittura.
 
Che ruolo ha il silenzio nel tuo processo creativo?
Scrivo quasi sempre di sera, preferisco abbracciare il silenzio, quindi di conseguenza il silenzio è protagonista.
 
Quanto influiscono le esperienze personali nei tuoi brani?
Influiscono su tutto, senza di esse non esisterebbe musica.
 
Ti capita mai di riscrivere completamente una canzone già finita?
No, non capita mai di riscriverla, quando sento la necessità di aggiungere qualcosa, creo una versione inserendo uno special.
 
Ti ispiri a qualche artista o autore nella scrittura?
Ho degli artisti che amo, tra cui Brunori Sas, Gazzelle, Calcutta.