Intervista ai The Uncles
In occasione del lancio del loro nuovo singolo “Quello che rimane”, intervistiamo i The Uncles, un duo che ha trasformato la musica in un rifugio emotivo. Questo brano esplora la fine di una relazione e il potere dell’accettazione, offrendo un messaggio di speranza. Durante l'intervista, scopriremo il loro processo creativo e il sogno di scrivere colonne sonore per cartoni animati. Non perdete l'occasione di conoscere meglio i The Uncles e il loro viaggio musicale.
Ciao e benvenuti sulle pagine de Il Riflettore. Prima di tutto, cosa rappresenta per voi la musica?
La musica rappresenta da sempre la nostra “via d’uscita”, il nostro posto sicuro, la nostra cura. Sin da quando eravamo piccoli c’è stata, purtroppo però non abbiamo potuto darle il giusto spazio. Ciò nonostante ha continuato a crescere fino ad essere diventata totalizzante; da marzo, infatti, è diventata anche il nostro lavoro.
La musica rappresenta da sempre la nostra “via d’uscita”, il nostro posto sicuro, la nostra cura. Sin da quando eravamo piccoli c’è stata, purtroppo però non abbiamo potuto darle il giusto spazio. Ciò nonostante ha continuato a crescere fino ad essere diventata totalizzante; da marzo, infatti, è diventata anche il nostro lavoro.
Come è nato il vostro nuovo singolo “Quello che rimane”?
Quello che rimane è nato dalla fine di una storia, dalla fine di una relazione. È un’esperienza che abbiamo vissuto in prima persona e che ci ha segnato. È, di fatto, la canzone dell’accettazione, della consapevolezza. Esauritasi la tristezza, la malinconia, ci resta dentro una verità, ed è quella di cui parla il brano.
Quello che rimane è nato dalla fine di una storia, dalla fine di una relazione. È un’esperienza che abbiamo vissuto in prima persona e che ci ha segnato. È, di fatto, la canzone dell’accettazione, della consapevolezza. Esauritasi la tristezza, la malinconia, ci resta dentro una verità, ed è quella di cui parla il brano.
Potete raccontarci un po' del processo creativo che vi ha portato a questa canzone e quali ispirazioni vi hanno influenzato?
Quello che rimane nasce sul divano di casa, chitarra e voce. Come un pensiero che di sera, quando tutto tace, si fa spazio e dilaga. Da subito abbiamo condiviso le parole e l’arrangiamento, dapprima con chitarra e piano e poi in Studio con il nostro produttore.
Quello che rimane nasce sul divano di casa, chitarra e voce. Come un pensiero che di sera, quando tutto tace, si fa spazio e dilaga. Da subito abbiamo condiviso le parole e l’arrangiamento, dapprima con chitarra e piano e poi in Studio con il nostro produttore.
Qual è il messaggio che sperate di trasmettere attraverso questo brano?
É un messaggio positivo, di accettazione, di consapevolezza. Per noi scrivere questo brano è stato come fare una seduta terapeutica di 3 minuti e 40. Speriamo che anche chi lo ascolterà riuscirà a percepire questo
É un messaggio positivo, di accettazione, di consapevolezza. Per noi scrivere questo brano è stato come fare una seduta terapeutica di 3 minuti e 40. Speriamo che anche chi lo ascolterà riuscirà a percepire questo
A chi dedicate questo singolo?
Dedichiamo questo singolo “ai noi stessi di dieci anni fa”, quando con carriere diverse e vite diverse pensavamo che fare spazio alla musica, che vivere di musica, fosse mera utopia.
Dedichiamo questo singolo “ai noi stessi di dieci anni fa”, quando con carriere diverse e vite diverse pensavamo che fare spazio alla musica, che vivere di musica, fosse mera utopia.
Se poteste scrivere la colonna sonora di un film, serie TV o videogioco, quale scegliereste e perché?
Probabilmente la prima scelta sarebbe quella di scrivere la colonna sonora di un cartone animato. Ci è già capitato di scrivere una sigla per un campeggio ed è stato emozionante vedere i bambini cantare e ballare il nostro pezzo. E poi siamo i The Uncles, gli zii, appunto.
Probabilmente la prima scelta sarebbe quella di scrivere la colonna sonora di un cartone animato. Ci è già capitato di scrivere una sigla per un campeggio ed è stato emozionante vedere i bambini cantare e ballare il nostro pezzo. E poi siamo i The Uncles, gli zii, appunto.
Grazie mille per il vostro tempo. Prima di concludere, c'è qualcosa che vorreste aggiungere o un messaggio particolare che desiderate lasciare ai nostri lettori?
Anzitutto un grande grazie a tutti coloro che ci leggeranno e che ascolteranno il nostro pezzo. Se vi va, seguiteci e supportateci sulle nostre pagine social (@theuncles_duo). Infine un invito: c’è un sacco di bella musica e di artisti bravi che, purtroppo, non raggiungono la luce che meriterebbero; andateli a cercare e ad ascoltare!
Anzitutto un grande grazie a tutti coloro che ci leggeranno e che ascolteranno il nostro pezzo. Se vi va, seguiteci e supportateci sulle nostre pagine social (@theuncles_duo). Infine un invito: c’è un sacco di bella musica e di artisti bravi che, purtroppo, non raggiungono la luce che meriterebbero; andateli a cercare e ad ascoltare!
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