Intervista alla scrittrice Luisella Traversi Guerra

“Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura” è il nuovo fantasy di Luisella Traversi Guerra, edito da Mondadori Electa.

Sanpietrino è nato da genitori amorevoli e cresciuto in una baita di montagna, a contatto con una natura incontaminata. Ma è un bambino veramente bruttino e, solo quando inizia ad andare a scuola, vive sulla sua pelle - nei rapporti con i compagni - le conseguenze del suo essere così sgraziato e diverso dagli altri. La storia di Sanpietrino si sviluppa via via a cavallo tra due mondi paralleli: lo scenario decisamente fantasy della Valle oscura - luogo segnato dai malefici della strega Pitimilla e dal suo oppositore Asgard - e la realtà contemporanea delle metropoli e dei grandi spazi americani. In un mondo caratterizzato dall'eterno scontro tra il Bene e il Male, Sanpietrino si confronta con i sentimenti e le relazioni di amicizia e amore che caratterizzano la vita degli adolescenti e ne formano il carattere preparandoli all'età adulta.

Abbiamo intervistato l'autrice per conoscere meglio lei e il suo nuovo libro.

Quando è nata la sua passione per la scrittura?
È una storia che parte da molto lontano, quando la mia maestra, sensibile al fatto che la mia prima lingua fosse il francese, mi aveva procurato una poesia scritta da una poetessa di soli otto anni che si chiama Minou Drouet e nata in Francia (Mondadori ha pubblicato una sua raccolta di poesie nel 1957). Anch'io sono cresciuta a Parigi, con la famiglia sono tornata in Italia nel 1950. Ho così iniziato a frequentare le scuole elementari in un piccolo paese di campagna. Ero molto brava nella scrittura, nonostante la fatica di dover acquisire la lingua italiana. I miei scritti erano considerati così particolari e interessanti che venivano regolarmente inviati a Piacenza al Provveditorato come esempio di sforzo qualitativo ed educativo svolto dalla mia insegnante. La parola “poetessa” mi colpì tantissimo e da allora anch'io volli iniziare a scrivere poesie e racconti. La vocazione artistica è un dono prezioso che va giocato nella propria vita. La creatività fa parte dei miei talenti e l'ho incarnata in tutto ciò che ho vissuto fino a ora. La mia vita ne è una testimonianza vivida. Scrivere, per me, oltre a essere il metodo per eccellenza con il quale amo riflettere e conoscermi, è un incontro creativo che raccoglie il mio respiro vitale. Scrivere è un compagno di viaggio, è un momento in cui mi sento serena, felice, concreta, allegra. Quando scrivo mi sento in equilibrio e in relazione con un universo fantastico, straordinario, che a volte riesce a stupirmi.

Quali scrittori hanno influenzato il suo modo di scrivere?
Non sono stati i libri che ho letto (e quindi nemmeno gli autori) che mi hanno spinta a scrivere, ma i miei “maestri”. Persone che hanno orientato la mia crescita umana e professionale e che mi hanno fatto scoprire che “dalla testa” alla carta tutto può cambiare: i pensieri si schiariscono, il cuore parla, la creatività sgorga abbondante e imprevedibile.

Come è nata l'idea di scrivere il suo nuovo fantasy dal titolo “Sanpietrino e il segreto della Valle oscura”?
Questo libro mi è stato richiesto espressamente da mia figlia. Infatti, avendo scritto più di 120 fiabe raccontate in alcune manifestazioni dedicate ai bambini, Linda mi sollecitava a prendere in considerazione non solo la bellezza, di cui spesso avevo scritto, ma anche la bruttezza di cui nessuno mai si occupa. Da questo stimolo è nato Sanpietrino.

Perché ha deciso di confrontarsi con la narrativa per ragazzi?
Scrivere per i ragazzi l'ho sentito come una straordinaria opportunità. Amo profondamente la formazione e l'auto-formazione che reputo siano le vie necessarie per vivere in presenza e bene la propria vita. Attraverso metafore, allegorie, fantasy è possibile camminare e far scoprire ai ragazzi la straordinarietà del processo umano e come sia possibile viverlo, scoprirlo, gustarlo.

Come è avvenuta la scelta sulla copertina del libro?
Tramite una mia nipote, che ha una cerchia di amici molto creativi, ho dato il testo da leggere ancor prima che andasse in stampa. L'impegno era, una volta finita la lettura, di rappresentare ciò che ne avrebbero tratto. Tra i disegni c'era anche quello scelto per la copertina che è piaciuto molto anche all'editore. L'illustratore è Marco Zambelli, un ragazzo giovane e pieno di talento.



Quali sorprese ci riserverà nel prossimo futuro?
Ho molti progetti. Sto completando una serie di storie che parlano del mondo degli alberi e delle foglie per aderire all'impegno di far conoscere questa straordinaria realtà botanica che sempre più si sta svelando e ci incanta. Un altro progetto è quello di raccogliere le 100 fiabe che ho scritto negli anni e realizzare un volume di “Storie per tutti” in modo contemporaneo e creativo.