Alan Farrington presenta il suo nuovo concept album “A Reason Why”

Con il nuovo album “A Reason Why”, Alan Farrington firma un ritorno denso di significato, in cui ogni nota si fa specchio di un percorso umano e artistico autentico. Il progetto, frutto della collaborazione con numerosi amici musicisti, è un vero e proprio concept album che racchiude l’essenza del cantautore italo-inglese: un equilibrio raffinato tra soul, R’n’B e jazz, in cui la voce inconfondibile di Farrington si muove con naturalezza e intensità.

Lontano da artifici e convenzioni, “A Reason Why” rappresenta una dichiarazione di libertà creativa, un atto di sincerità verso sé stesso e verso chi lo ascolta. Le canzoni si intrecciano come capitoli di un racconto interiore, dove la comunicazione e la vulnerabilità diventano strumenti di connessione universale.

Alan Farrington si racconta senza filtri, tra ironia, introspezione e passione pura per la musica: un artista che ha vissuto ogni palco e ogni nota come parte di un’unica, meravigliosa avventura.
 
“I'm Fine” sembra essere un inno alla resilienza personale. Come hai trovato la forza di esplorare temi così intimi attraverso la musica?
Obiettivamente c’è molto del mio modus vivendi in questo brano, che considero positivamente ottimista e dissacrante!
Perfettamente consono a un indiscusso fuori di testa come me, che ha in definitiva passione e musica che circolano costantemente e vertiginosamente nel mio cervello.
Brindo alla fine di una storia mentre il mio cuore a pezzi e il mio fegato affondano in una piscina di champagne… ma, assolutamente, se dovessi rinascere, vorrei essere Alan Farrington!
 
Come definiresti l'identità musicale che hai costruito nel corso della tua carriera?
Lo specchio della mia lunghissima attività musicale live, insieme ad anime straordinarie che ho amato, che mi hanno dato gioia e delusioni, che mi hanno temprato.
Non rinnego nulla, e ripercorrerei tutto più o meno nello stesso modo.
È il risultato delle infinite ore passate ad ascoltare la musica dei miei eroi, con i quali mi sono identificato… la mia vita, che mai cambierei con un’altra!
 
Cosa pensi che il tuo album “A Reason Why” aggiunga alla tua narrativa artistica esistente?
Libertà. Sincerità. Consapevolezza. Esperienza. Verità che esce da dentro.
La capacità di esprimere sentimenti a lungo ritenuti personali e intimi.
Insomma, finalmente era ora… ci sta!
 
Qual è il tuo approccio alla collaborazione con altri musicisti e come influisce sul tuo processo creativo?
Ho bisogno di condividere con collaboratori che stimo e amo!
Da autodidatta, necessito di preziose informazioni che, per fortuna, avverto e apprezzo da altri più dotati di me.
Questo è il vero significato di play: “giocare”.
La musica è un gioco, uno scambio.
La musica è strabiliante, unisce, priva (si spera) di competizione, ed è onesta.
 
Cosa vorresti che gli ascoltatori comprendessero di te attraverso la tua musica?
Domanda difficile!
Mi basterebbe che l’ascoltassero senza preconcetti, che le dedicassero attenzione — che non vuole essere imposizione — e che giocassero con me, ritenendola sincera.
Poi comprendano di me ciò che vogliono… è un loro diritto.