Sara Sgarabottolo: intervista alla cantautrice padovana


Sara Sgarabottolo è una cantautrice di Padova, classe 2002. Urlatrice nostalgica e irrecuperabilmente vintage, vuole raccontarsi con spontaneità e velata ironia attraverso i suoi brani. Si avvicina al mondo della musica da autodidatta grazie alla chitarra acustica, ma nel tempo si è concentrata sul canto. A diciotto anni partecipa ad X Factor 2020, fino a posizionarsi nella categoria Bootcamp. Scrive musica e testi dei suoi brani, in cui unisce la dimensione di una band rock all’intimità del cantautorato italiano.

In occasione dell'uscita del singolo “Non mi lasciare d’estate”, abbiamo avuto il piacere di intervistare Sara Sgarabottolo.

Ciao Sara, è un piacere averti qui per parlare del tuo nuovo singolo "Non mi lasciare d'estate". Prima di iniziare a parlare del brano, puoi raccontarci un po' di te e del tuo percorso musicale fino ad oggi?
Ciao!
La mia passione per la musica nasce dalla mia famiglia. Mio padre è un batterista amatoriale ed è stato lui a farmi scoprire questo mondo. Ho cominciato suonando la chitarra acustica, solo dopo mi sono concentrata sul canto, ma mi sono formata principalmente sul campo: suonare dal vivo con tanti musicisti più esperti di me è stato fondamentale per scoprirmi e migliorarmi. Il 2020 è stato l’anno della mia partecipazione a X Factor, in cui mi sono posizionata nella categoria Bootcamp. In quest’ultimo periodo ho continuato a scrivere e ora sono pronta per farvi ascoltare il mio primo EP, che uscirà entro l'anno.

"Non mi lasciare d'estate" affronta temi profondi come il tradimento e la paura della solitudine. Puoi dirci qualcosa di più su come hai concepito questo brano e cosa ti ha ispirato?
“Non mi lasciare d’estate” non è autobiografico, perché la storia che racconto non l’ho vissuta in prima persona. Parla comunque di me, perchè la solitudine è un tema che mi tocca particolarmente e nel brano traspare quello che penso a riguardo, ma ho scelto di trattare il tema mettendo al centro la fine di una storia d’amore. Ho voluto sfruttare un punto di vista diverso, che mi sembrava interessante come punto di partenza per una riflessione.

Il videoclip di "Non mi lasciare d'estate" sembra essere una parte fondamentale della storia che stai raccontando. Puoi condividere qualche dettaglio sulla sua realizzazione e cosa rappresenta per te?
Penso che il video sia fondamentale per completare l’immaginario di “Non mi lasciare d’estate”, perché mostra esattamente quello che immaginavo io per il brano. La parte più divertente è stata sicuramente girarlo, ma anche la sua realizzazione ha comportato una serie di scelte da prendere che abbiamo dovuto ponderare a lungo. Mi ritengo soddisfatta del risultato perché nonostante sia un video fatto in casa (in tutti i sensi) secondo me comunica l’atmosfera giusta, in modo semplice e diretto.

Vorrei saperne di più sulla tua esperienza ad X Factor nel 2020. Come è stato partecipare al programma e come pensi che questa esperienza abbia influenzato la tua musica e il tuo percorso artistico?
X Factor è stato un punto di svolta per me perché mi ha regalato uno sguardo diverso e un approccio nuovo alla musica. Si respira insieme agli altri concorrenti un'aria di eccitazione mista a tensione, ma è anche questo che rende tutto più stimolante. È un'esperienza che rifarei altre cento volte, tanto è stata preziosa.

Oltre alla musica, ci sono altre forme d'arte o fonti di ispirazione che influenzano il tuo lavoro?
Sì, mi piace moltissimo il cinema, però sono quasi sempre i libri a darmi l’ispirazione. Leggere mi piace ma mi rimprovero sempre per non essere costante, vorrei farlo più spesso.

Cosa possiamo aspettarci in futuro da Sara Sgarabottolo? Hai progetti musicali o collaborazioni che vorresti condividere con i tuoi fan?
A fine ottobre, quindi a breve, uscirà un nuovo singolo. È una ballad con un testo che racconta una storia vera, un brano più intimo rispetto a “Non mi lasciare d’estate” e spero arrivi al cuore delle persone come è arrivato a me. Poi sui miei social, ovviamente, condividerò la data e gli aggiornamenti.