“Come l’acqua sulla luna” delle Beabaleari. Intervista

 

“Come l’acqua sulla luna” delle Beabaleari è un brano dream pop, fresco e ritmato, che invita a cogliere le piccole fortune della vita senza smettere di sognare in grande. Un sound retrò con richiami agli anni ‘80, perfetto per ballare, arricchito da una lirica intelligente e accattivante con tante contaminazioni Indie Rock.
 
Ciao, benvenute. Prima di tutto, cosa rappresenta per voi la musica?
La musica per noi rappresenta molte cose: un conforto, una salvezza e una maniera per esprimere le emozioni più nascoste. È un canale per arrivare altrove.
 
Come è nato il nuovo singolo “Come l'acqua sulla Luna”?
Di solito le nostre canzoni nascono da una notizia o una curiosità scientifica. In questo caso la scusa è stata l’estromissione di Plutone dal Sistema Solare, avvenuta ormai parecchi anni fa, ma ancora viva nei nostri pensieri.
 
Quale messaggio volete trasmettere con questo brano?
In questo brano abbiamo voluto parlare di fortuna, intesa come destino, quella che capita a prescindere dalla nostra volontà, e di quella che invece ci costruiamo da soli con le nostre scelte e con le nostre azioni. In un’esistenza dove tutto è relativo sta a noi preservare le cose a cui teniamo. E scegliere i pianeti che vogliamo ci orbitino intorno.
 
Quanto tempo avete impiegato a registrare e completare la lavorazione del singolo?
In fase di scrittura il singolo ha richiesto una giornata, forse due. Per la produzione il processo è stato più lungo, ci è voluto circa un mese, tra la ricerca dei suoni, la registrazione dei vari strumenti, missaggio e mastering.
 
A chi dedicate questo singolo?
Lo dedichiamo a Plutone e a tutte quelle persone che sentono di non appartenere a nessun sistema predefinito, perché possano sempre scoprire la gioia della loro unicità e coglierne le fortune.
 
Grazie mille per la vostra disponibilità, volete aggiungere qualcosa per chiudere questa intervista?
C’è un nuovo singolo in arrivo, “Meglio se Baleari”, che uscirà ad ottobre, legato ad una serie che non anticipiamo, con un videoclip girato da Annalisa Mutariello con la fotografia di Mario Pantoni. In autunno è poi prevista l’uscita del nostro primo album.