Silvia Conti: il nuovo singolo è “Il filo d’argento (per Enrico)”

Nuovo singolo per la cantautrice toscana Silvia Conti che torna con una canzone intima e fin troppo personale che comunque ha affidato ad una lirica e ad una forma finale “priva di costrizioni di senso” come disse il saggio, cioè priva di compromessi ma soltanto fiera di essere quello che è. Una canzone che alla fine tocca le corde private di ognuno di noi che si è misurato con una perdita, con la morte di una persona cara, vicina… una canzone che misura sulla nostra pelle la difficoltà dell’accettazione, del tempo, dell’inevitabile. Ed è tutto questo che Silvia Conti ha convogliato con smisurato istinto in un blues rock dal titolo “Il filo d’argento (per Enrico)”, pensando al suo grandissimo amico e tassello di vita Erriquez della Bandabardò venuto a mancare lo scorso 14 Febbraio. Arrangiata da Bob Mangione, con Fabrizio Morganti (batteria), Lorenzo Forti (basso) e Francesco “Frank” Cusumano (chitarra)… e poi l’immancabile Gianfilippo Boni alla registrazione presso Paso Doble Studio e il mastering di Giovanni Versari presso la Maestà Studio. Silvia Conti sembra quasi aver vomitato di rabbia il suo dolore dentro un’opera che la buccia hippie degli anni ’70, senza troppo pensarci, senza badare troppo alla forma… che sono poi queste le cose più intense che alla fine arrivano al cuore.

Una canzone nuova che temo tu abbia poca voglia di raccontarci. Fa male riascoltarla?
Sì, fa parecchio male. Ma ancora più male mi fa riascoltare la musica di Enrico, non riesco ancora a mettere su un suo disco, a sentire la sua voce.

La canterai dal vivo? Pensi di riuscirci?
L'ho già fatto ed è stato liberatorio. Era come se, davvero, potessi parlare con lui, spiegargli come mi sentivo. E le persone hanno capito, c'è stata commozione e partecipazione, è stato un bellissimo momento di comunione.

Scrivere una canzone come questa è stato salvifico? Hai superato un dolore o lo hai fatto sanguinare più forte?
Non è stata una scelta, ho DOVUTO farlo. In un certo senso è un dono avere la possibilità di esprimersi in maniera creativa e scrivere canzoni è il mio modo di affrontare la vita. Non è la prima volta che lo faccio, ci sono delle cose che hanno, non so come spiegare, un'urgenza tutta sua, che è come se ti premessero dentro e non si ha pace fino a che non fuoriescono. C'è chi lo fa con la pittura, chi con la scultura, io lo faccio con la musica.

Cosa rappresenta per davvero “il filo d’argento”?
È qualcosa fra lui e me, il nostro legame, così come lo sento io: sottile e prezioso. Ma, al tempo stesso, è quello che ci lega alla vita e non ce ne rendiamo mai abbastanza conto.

E poi perché d’argento?
Perché è il mio metallo preferito ed è anche il metallo che ha più capacità di condurre calore, proprio come Enrico.