L'attrice Francesca Cavallin tra le consulenti del Premio “Penisola Sorrentina”
Bassano
del Grappa (VI), 16 marzo 2021 – Per una rinascita nel dopo Covid si
dovrà puntare non solo su digitalizzazione, svolta green, utilizzo delle nuove
tecnologie e progresso ma sulla didattica e sull’educazione
al Bello dei cittadini, sin dalla tenerissima età. È
l’idea che Francesca Cavallin rivela agli organizzatori
del Premio “Penisola Sorrentina” .
L’attrice
veneta è tra i protagonisti del mondo del cinema, della
tv e dell’audiovisivo che il Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, il
prestigioso riconoscimento diretto da Mario Esposito e presieduto da Luca
Barbareschi, ha interpellato per creare nuove misure e nuove
azioni connesse alla “Carta di Sorrento”, il
documento programmatico licenziato lo scorso ottobre in occasione dei 25 anni
della kermesse e dedicato al turismo, all’ambiente e alla cultura.
Laureata
in Storia dell’arte a Padova, famosa attrice di cinema e serie
televisive di successo (tra le tante “Il Generale Dalla
Chiesa”, “Coco Chanel”, “Adriano Olivetti”, “Un medico in famiglia”, “Rocco
Schiavone”, “La Compagnia del cigno”), la Cavallin utilizza la propria
formazione culturale per riflettere sul futuro dell’Italia.
“Esiste
quasi un paradosso nel nostro Paese. Si parla tanto di Bellezza ma non ancora
c’è un pieno atteggiamento di consuetudine con il nostro patrimonio.
Bisognerebbe partire dal basso. Auspico una educazione alla Bellezza, che parta
dalle scuole in cui vengano sovvertite quelle posizioni per cui l’arte sarebbe
difficile da comprendere, inutile e noiosa. Bisognerebbe aiutare i
bambini sin da tenera età alla
comprensione della storia dell’arte”, dichiara
la Cavallin.
“La storia
dell’arte è facile da comprendere, è divertente e
soprattutto è utile, in
quanto la valorizzazione del patrimonio culturale può
avere un riscontro economico di grande impatto. Serve un potenziamento dello
studio, in maniera giocosa, divertente, interattiva, facendo scoprire ai nostri
ragazzi la potenzialità della Bellezza .
Solo così si può creare un adeguato sistema in grado di incentivare le economie
e le azioni concrete ed operative”, aggiunge l’attrice.
Tra
i contributi, che porteranno nell’edizione 2021 del Premio ad un dibattito
pubblico intorno alla “Carta di Sorrento”, il manifesto con cui la kermesse
intende porre all’attenzione del legislatore e del decisore pubblico una serie
di punti strategici, secondo l’attrice occorrerà porre l’accento su questo
aspetto fondamentale, di natura pedagogica, formativa.
“Occorre
un nuovo insegnamento, una
nuova confezione di contenuti che garantisca un approccio in grado di
restituire alle persone il valore pratico della storia
dell’arte, la capacità di trasformarsi in lavoro.
Inoltre l’esperienza della Bellezza potrà modificare gli atteggiamenti dal
punto di vista etico, potrà cambiare il segno delle condotte di
vita, offrendo maggiori strumenti di consapevolezza critica nei confronti della
realtà. È un bagaglio di cui si avverte forte il bisogno, per discernerne tra
il bene e il male ed esprimere un giudizio morale oltre una scelta adeguata su
chi ci possa governare e
guidare il Paese”, conclude Francesca Cavallin.