LEOTTA: quel gusto glam dentro il pop

Decisamente internazionale il taglio che arriva dal nuovo pop di Leotta con questo Ep digitale dal titolo “Passeggeri”. Internazionale forse anche condizionati da questo bellissimo singolo che è “Londra”: il gusto glam per la moda, questi ambienti laccati che però si intrecciano con una vita metropolitana di adolescenze e di amori quotidiani. Suoni liquidi, suoni mercenari in qualche misura, suoni di mestiere pulito ed efficace. E soprattutto la bella melodia radiofonica… il pop ai tempi delle distanze fisiche!!!

“Passeggeri” è un nuovo disco che arriva in questo tempo per niente normale. Che disco è secondo te?  
È un disco che è frutto di un’attenta e accurata ricerca, di cura del dettaglio. Anche se il momento che stiamo vivendo sembra la trama di un film drammatico o di fantascienza, ho deciso di non fermarmi e di costruire con consapevolezza quello che in realtà faccio da sempre. 
 
Bella la copertina… cerco un punto di contatto con le sue canzoni… qual è? 
Senz’altro il viaggio, che ognuno di noi vive da passeggero anche quando ha l’illusione di essere “il conducente”. A volte gli eventi, che poi non sono altro che la vita, ci obbligano a delle deviazioni: tutto però si traduce in immagini che saranno con noi per sempre.  


 
Forse decisamente più col titolo. Cosa significa per te essere “Passeggeri”?  
Significa sicuramente godersi il viaggio, che è fatto di panorami ma anche di immagini che si susseguono veloci dal finestrino; tutto sembra cambiare ma a cambiare, in fondo, siamo noi. L’adattamento fa parte di noi ma la nostra sostanza non cambia. Siamo fatti delle emozioni che proviamo.  
 
L’amore al tempo del covid. Cosa è diventato secondo te?  
Un amore che è tutto il suo contrario, fatto di paura e paranoie e basato sempre più su quello che riusciamo a dirci con un vocale.  Spero solo che presto possiamo tornare ad essere quelli di sempre, a darci un abbraccio, a saltare per un concerto... 
 
E in genere in cosa si sta trasformando la musica e il suono per via delle nuove abitudini?  
Si bada molto al concreto, allo scrivere in maniera molto intuitiva e istintiva. Non è necessariamente un male, fino a che la musica non venga considerata un gioco o una cosa semplice.  Anche per quel che riguarda gli arrangiamenti si sta cavalcando prepotentemente l’elettronica e il digitare. Ma la musica è un ciclo e ne torneremo a vedere delle belle...