“Paparazzi, Izakayas and Cowboys” di Simone Sello: recensione
Sebbene la chitarra di Simone Sello
sia il motore narrativo del viaggio, "Paparazzi, Izakayas and
Cowboys" (pubblicato il 12 dicembre 2025) è tutt'altro che un album
solista. È un'opera da produttore, un "film immaginario" in cui Sello
agisce da regista, affidando ruoli chiave a un "cast" internazionale
di musicisti e vocalist. È proprio in questa rete di collaborazioni che
il concept—quello degli "incontri culturali improbabili ma
fecondi" —prende vita, trasformando un progetto strumentale in un vero e
proprio spettacolo multimediale corale.
Il "cast" scelto da Sello
non è casuale, ma filologico. Per dare voce all'anima "Cowboy" del
disco, non si affida solo alla propria chitarra slide. Chiama in scena
l'eredità stessa dello Spaghetti Western: Alessandro Alessandroni Jr. ,
il cui celebre fischio in "Grey Horse’s Standpoint" diventa il
protagonista di una scena meditativa e surreale, un omaggio diretto alle
atmosfere di Morricone.
L'ambientazione si sposta poi
nell'universo "Izakaya", il cuore della fusione culturale dell'album.
Per raccontare la vita notturna di Tokyo in "Cocktail in Kanda",
Sello affida la "narrazione" solistica all'armonica cromatica di Giuseppe
Milici , che fluttua su beat lounge e armonie jazz vintage. La fusione
culturale si fa ancora più profonda in "Roundabout", dove
Sello (allo shamisen e alla chitarra fretless ) dialoga con il
basso di Nanni Civitenga , ironicamente noto per essere stato una
colonna portante dell'orchestra di Morricone , creando qui un ponte tra
l'eleganza jazzistica e il Giappone.
Infine, c'è il "cast" del
"Paparazzi", che introduce le voci e il surrealismo. Non si tratta di
canzoni tradizionali, ma di "schizzi" e vignette. Jasmine Tommaso
è la protagonista vocale di "City Love" , un pezzo rockabilly
compatto che cattura l'atmosfera "notturna e ritmata" di strade
illuminate al neon. Le fa da contraltare Ashley Bottorff, co-autrice e
voce solista di "Where Crime Lives" , un brano "cupo e
noir" che sposta il film su atmosfere drammatiche. L'apparizione più
surreale è però quella di Bobby Solo in "Bambolotte":
un cameo ironico, dove un suo "messaggio vocale" viene campionato e
integrato in un bizzarro beat/twist.
Questi ospiti (insieme a batteristi
come Marco Torri e percussionisti ) sono essenziali. "Paparazzi, Izakayas
and Cowboys" si preannuncia non come l'assolo di un chitarrista, ma come
la visione di un produttore che ha saputo orchestrare un salotto
internazionale, unendo talenti da mondi diversi per creare un universo sonoro
unico e coerente.
