Il post-rock dei Trame: intervista


“Together we rise” è il nuovo singolo dei Trame, una band italiana che fonde post-rock, ambient ed elettronica. Il brano già disponibile su tutte le piattaforme di streaming, così come il video prodotto da Feel For Films e diretto da Filippo Cavalca, che racconta la storia di Jade, una fotografa e modella di successo di 20 anni, interpretata da Giulia Niang, ossessionata dalla fine di una relazione con Drake, un giovane di 26 anni interpretato da Ryan Becchi, dal quale non riesce a divincolarsi in alcun modo.  Per fare ciò, decide di liberare i suoi spiriti interiori, esibendosi in solitudine in una danza sfrenata. Il suo corpo e la sua energia si sprigionano in una catarsi liberatoria che la conduce progressivamente sulla via di una nuova e radiosa prospettiva emotiva.
 
Ciao e benvenuti sulle pagine de Il Riflettore. Prima di tutto, cosa rappresenta per voi la musica?
Grazie per la domanda e complimenti per la trasmissione. Non è semplice descriverlo, ma la musica per noi è sia un rifugio sicuro che una via di fuga, entrambi modi di trovare la nostra salvezza.

Come è nato il vostro nuovo singolo?
Together we rise è il titolo, sorprendentemente! Nasce da un semplice giro ossessivamente ripetuto di piano Rhodes e drum machine fino a diventare, incredibilmente, quello che immaginiamo avete ascoltato…

Qual è il messaggio che sperate di trasmettere attraverso questo brano?
Siamo profondamente schifati da un certo tipo di persone o situazioni che ci circondano che sembra un reality show di terza categoria. Questo brano è sicuramente l'inno delle nostre vite epiche da social media, dove combattiamo per il like più grande e ci sosteniamo reciprocamente con emoji e commenti di supporto.

A chi dedicate questo singolo?
A chi dedichiamo questo singolo? A tutti quelli che pensano di capire cosa stia succedendo.

Se poteste scrivere la colonna sonora di un film, serie TV o videogioco, quale scegliereste e perché?
Lo puntiamo bene questo riflettore? Scherziamo…abbiamo già scelto di fare almeno due colonne sonore una per “Il caso Alex Schwazer” su Netflix e l’altra “Le città del futuro” su Raiplay.
 
Grazie mille per il vostro tempo. Prima di concludere, c'è qualcosa che vorreste aggiungere o un messaggio particolare che desiderate lasciare ai nostri lettori?
Memento mori!
Grazie a voi veramente.