Intervista a Cristiano Turato


Nato a Padova nel 1973, Cristiano Turato è un musicista, speaker, cantante eclettico e versatile. Innamorato della computer music, dei sintetizzatori, suono chitarra, basso, piano e qualsiasi strumento dotato di corde che si lascia toccare. Adora il pop/rock elettronico e non disdegna i palchi acustici. Lo affascina molto l'edm, ambient e tutto quello che possa essere epico e che vibri con lui e il mondo. È assolutamente privo di limiti e questo gli permette di gustare ogni esperienza che ha davanti. Dal 2012 fino al 2017 fa parte del gruppo dei Nomadi.

In occasione dell’uscita di “Switch off” con il featuring di Maurizio Vercon, abbiamo avuto il piacere di intervistare Cristiano Turato.

Ciao Cristiano, benvenuto. Prima di tutto, cos’è per te la musica?
La musica è la mia astro navicella verde, tipo prato di montagna in primavera, con cui scorrazzo in giro per dimensioni sconosciute ai più. Nella plancia di comando ci sono poche cose: un pianoforte, la chitarra e la mia Famiglia senza la quale non potrei intraprendere i miei viaggi inter-interiori. Che poi sono quelli che mi permettono di sognare e quindi scrivere.

Quando hai capito che scrivere canzoni sarebbe diventato il tuo mestiere?
È stato un po’ come quando si impara a camminare. È impossibile capire il momento in cui ci si riesce ad alzare e compiere i primi passi. Si ricorda però la gioia di quell’istante meraviglioso, e se sei bravo, non lo dimenticherai mai.

Come è nato il brano “Switch off”? Ce ne puoi raccontare la genesi?
“Switch off” nasce a Bologna dopo un seminario dal titolo “Eros il grande guaritore”, che ho seguito insieme ad Adriana mia moglie. A tessere le fila di questa curiosissima giornata, c’era Mirella Santamato, scrittrice, poeta e amica. In quella celebrazione del sapere, incuriosito da mille storie e immerso in una condivisione gioiosa tra persone pensanti, fui attratto da un esperimento riguardo il “riflesso condizionato” di Ivan Pavlov. Alla fine del seminario avevo già scritto parte del testo, e poche settimane dopo era pronta la struttura del brano.

A chi dedichi questo singolo?
A tutti noi, con la speranza di un risveglio felice in una realtà che possa ancora raccontare la Verità. Senza spot e propagande, senza odio e una politica che viva realmente tra il popolo, e insegni che “solo l’amore”, mi auto cito, brano de “IVIDEO” del disco “quando sogno sparisco”, ci salverà. Banalità? Forse per i più ma non per me, ormai fuori dalla lunga fila dei molti.  

Grazie mille per la tua disponibilità, vuoi ricordare ai nostri lettori i tuoi prossimi concerti?  
Certo. Eccoli. Vi invito il 22 luglio 2022 a Villa Campello Monza-Brianza e il 31 luglio 2022 a Fiamene Negrar di Valpolicella. In tutti e due gli eventi avrò al basso Max Gelsi. Le produzioni invece non si fermano, a breve usciranno altri singoli. Io e Maurizio Vercon, super chitarrista triestino e amico, abbiamo già confezionato, poi, un brano per il prossimo San Remo. Vediamo un po’ che succede.