Irene Olivier presenta il singolo “Black Van”. Intervista


In occasione dell'uscita di “Black Van”, abbiamo intervistato Irene Olivier. Il brano è sostanzialmente un viaggio per riuscire ad imparare a “lasciar andare” che non significa necessariamente aver perso qualcuno o qualcosa, quanto aver accettato o condiviso una libertà di scelta

Ciao Irene, benvenuta. Prima di tutto, cos’è per te la musica?
Ciao, e grazie per il tempo che mi state dedicando!
La musica secondo me, è Arte, comunicazione, espressione, libertà. Colora la vita. Non solo di chi la scrive o la canta, ma, direi soprattutto, di chi la ascolta.

Come è nato il nuovo singolo?
Black Van è nata dall’esigenza di voler creare una sorta di spartiacque tra il mio primo album, V-Deocrazy, e quella che sarà la seconda fase della mia produzione.
Credo sia molto facilmente intuibile, ascoltando questa canzone, che c’è stata una ricerca di cambiamento rispetto al passato, anche se alcune scelte elettroniche nell’arrangiamento, restano e resteranno, perché ormai sono un po’ una costante e una caratteristica nelle mie canzoni.
Per segnare questo punto di partenza nuovo, la storia di un viaggio on the road, sembrava perfetta. Black Van parla infatti di un viaggio on the road, una specie di Route 66, andata e ritorno, percorsa in macchina da due persone. L’andata è in due, il ritorno, rimane una delle due persone da sola. Il motivo del riorno solitario, non voglio spiegarlo nello specifico, preferisco che ognuno lo interpreti a suo modo. Posso però dirvi che alcune immagini che ho descritto, sono molto cupe.

Quale messaggio vuoi trasmettere con questo brano?
Quello che vorrei trasmettere è sostanzialmente la mia idea di viaggio, inteso come insegnamento. Ed è la cosa che io stessa sto cercando di imparare, ovvero il saper “lasciar andare”.
Riuscire ad accettare le libertà di scelta altrui.

A chi dedichi questo singolo?
A me. Ma solo perché non saprei a chi altro dedicarlo.
Black Van è un altro piccolo passo avanti nella mia crescita personale e artistica.

Grazie mille per la tua disponibilità, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere questa intervista?
Grazie a voi!
Vorrei solo aggiungere un ringraziamento speciale. La persona senza la quale Black Van e tutta la mia produzione non avrebbe mai preso forma, ed è Marco Gabrielli, il mio produttore.