Gli EasyPop presentano “Terra di Libertà”. L'intervista


Gli EasyPop sono un gruppo musicale nato nel 2011 in provincia di Roma. Durante oltre 10 anni di attività hanno collaborato con moltissime realtà e istituzioni. Li abbiamo intervistati in occasione dell'uscita del nuovo singolo dal titolo “Terra di Libertà”. 

Il video racconta la fuga di una bambina dalla propria terra martoriata, alla ricerca di un posto sicuro. Sola, attraversa la città distrutta, spenta e senza vita, nei suoi occhi la paura. La speranza, però, non l’abbandona. Nel video è possibile attivare i sottotitoli in Ucraino.

Ciao, benvenuti. Prima di tutto, cos’è per voi la musica?
Per noi la musica è il più potente strumento per trasmettere emozioni che ci sia. La nostra linfa vitale è lo scambio di energia positiva che avviene quando le persone tendono l'una verso l'altra, che arricchisce chi suona e chi ascolta. 

Come è nato il nuovo singolo?
"Terra di Libertà" è nata dopo la nostra esperienza in Ucraina, a suonare nei villaggi limitrofi la zona di esclusione di Chernobyl e nel nord dell'Ucraina, tra la fine del 2018 e l'inizio del 2019. Durante un viaggio di ritorno, Patrizio lesse un libro sull'Holodomor, la carestia in Ucraina avvenuta tra il 1932 e il 1933, e per il testo si ispirò a quest'ultima, unitamente a quanto avevamo visto e vissuto riguardo alla contaminazione radioattiva. A casa, in studio, Gianluca ha poi realizzato la musica, e insieme abbiamo curato l'arrangiamento e l'abbiamo registrata. Girammo il videoclip e decidemmo di far pubblicare questa canzone all'etichetta Ucraina Moon Records, la quale la pubblicò nell'aprile 2019. Chi avrebbe mai potuto pensare che tre anni dopo sarebbe scoppiata questa guerra? 

Quale messaggio volete trasmettere con questo brano?
Quello che vogliamo esprimere con questa canzone è un messaggio di pace universale, la pace che vorremmo per tutto il mondo, ora più che mai. Una pace che non abbia confini, che abbracci meridiani e paralleli, che resista a tutte le barriere che l'umanità si pone. 

A chi dedicate questo singolo?
Come già dicevamo, in primis al popolo ucraino che sta soffrendo, e a chiunque nel mondo soffra perché privato dei propri diritti, in un messaggio di pace universale che abbracci tutti i popoli.

Grazie mille per la vostra disponibilità, volete aggiungere qualcosa per chiudere questa intervista?
Ringraziamo voi, e invitiamo i lettori a seguirci sui nostri social per poter ascoltare la nostra musica dal vivo.