INTERVISTA | Marcello Pieri, "La musica mi permette di raccontare quello che non riesco a dire in altri modi"

Nella foto la consegna della bicicletta di Marco Pantani alla Mamma del Pirata. A consegnarle il cimelio proprio nel giorno del compleanno del figlio, da oggi parte del patrimonio dello Spazio Pantani, a Cesenatico, è stato il Commissario Tecnico della nazionale di ciclismo Davide Cassani, che l’ha comprata insieme a una cordata di amici e imprenditori all’asta del fallimento Mercatone Uno con l’intento di restituirla a mamma Tonina. 


Intervista a Marcello Pieri

Il 13 gennaio la ricorrenza della nascita di Marco Pantani e il 14 febbraio quella della sua scomparsa.  Era il 1997, Marcello Pieri incontra Marco Pantani che gli chiede di scrivere, per lui, una canzone. La sua canzone, che parlasse di lui e che lui stesso avrebbe voluto cantare in gara al Festival di Sanremo. Abbiamo intervistato Marcello Pieri.


Ciao Marcello, la musica per te cosa rappresenta?

La musica è la mia compagna, è la mia forma espressiva più naturale, quella che mi permette di raccontare quello che provo e che non riesco a dire in altri modi.

Chi nella musica ti ha maggiormente ispirato?

Ho ascoltato molto i cantautori italiani, da Battisti a Pino Daniele, Fossati, Ma anche Calcutta ultimamente, poi amo il rock, il blues il jazz.

Racconta ai lettori de IL RIFLETTORE la tua nuova canzone:

Questa canzone che si intitola "In punta di piedi", nasce dall'incontro con Marco Pantani nel 1997, che mi chiamò e mi chiese di scrivere una canzone su di lui, una sorta di ritratto, venne da me a Cesena, quando se ne andò non fece in tempo a ritornare a Cesenatico, che la canzone era lì come per magia. Lo chiamai. Tornò indietro e sentendola si commosse. Alla sua morte trovarono la cassettina del provino sul suo comodino, la amava talmente tanto che la portava sempre con sé. Il 15 febbraio 2004 il giorno dopo la sua morte, tutti i giornali italiani avevano pubblicato il testo. Per l'amicizia, il rispetto di Marco e della sua famiglia non mi sono sentito di pubblicarla. Ho aspettato 7 anni per pubblicare quel provino e 16 anni per registrarla bene e per amor di verità, verità di cui oggi c'è bisogno, come a far luce sulla sua squalifica ingiusta e sulla sua morte così dubbia.

Due aggettivi per descrivere questa canzone:

I due aggettivi sono: Profetica e Vera.

Vasco Rossi qualche anno fa ha detto di te: Marcello Pieri è uno dei più geniali autori di canzoni e al tempo stesso uno dei più incompresi del panorama italiano. Con chi oltre a Vasco ti piacerebbe collaborare?

Mi piacerebbe collaborare con Mina. E non aggiungo altro.

I tuoi prossimi impegni?

La raccolta nel mio giardino e nel mio orto di frutta e verdura di stagione.


Il Riflettore