La band dei Sarneghera? ci racconta “Il Varco Nel Vuoto – Tales from the lake volume II”

 

La Sarneghera è una tempesta che si manifesta improvvisamente nelle giornate afose sul lago d’Iseo. I Sarneghera?, come la tempesta, sono una band che ama mischiare riff granitici, tempi dispari, stop & go e inaspettate aperture melodiche. Il gruppo è composto da Geordie – Voce, Piddu - Chitarra, Cecco – Batteria, Gianni – Basso, The Mask – possessione e testi.
 
I Sarneghera? collaborano con il dottor Vanderlei, scienziato visionario che ha trovato una maschera sulla riva del lago, un artefatto capace di connettersi con lo spazio profondo. La maschera necessita di musica aggressiva e incalzante per essere innestata e chi indossa la maschera si esprime in un linguaggio sconnesso, un tentativo dell’universo di comunicare attraverso tutte le lingue del mondo senza parlarne nessuna. Il Dr Vanderlei ha rinominato la nuova lingua “smootiesh” o “frullatese”. In rari casi il Dr Vanderlei è riuscito a sintonizzare la comunicazione della maschera sull’italiano.
 
I Sarneghera? hanno pubblicato due EP. Il primo, dal titolo Dr Vanderlei – tales from the lake volume I - autoprodotto nel 2022.  Il secondo, anticipato dal singolo “L’universo è una parte di me”, intitolato “Il Varco Nel Vuoto – Tales from the lake volume II” pubblicato da Overdub Recordings e I Dischi Del Minollo disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in formato fisico da venerdì 27 ottobre 2023.
 
 
Come è nata l'idea di formare i Sarneghera? C'è una storia particolare dietro il vostro incontro e la decisione di suonare insieme?
Per quanto possa risultare sconveniente i Sarneghera nascono dopo lo scioglimento di un gruppo chiamato La Merda. Si è formato un primo nucleo formato da Piddu, Gianni e Cecco a cui si è unito Geordie alla voce in un secondo momento. Stanco di cantare in italiano e con poca padronanza della pronuncia inglese ha deciso di cantare in una lingua inventata al momento. La storia dei Sarneghera e del Dr Vanderlei nasce per giustificare questa scelta

Quali sfide avete affrontato all'inizio della vostra carriera musicale e come avete superato gli ostacoli iniziali?
Una band emergente, se non emerge mai, si trasforma in una band sottomarina. Noi accarezziamo i fondali da sempre, da molto prima della formazione dei Sarneghera. Non abbiamo nessuna carriera musicale da intraprendere e questo ci permette di accogliere qualsiasi novità come una festa. Non è colpa della scarsa attenzione per la musica suonata, dell’insensibilità o della mancanza di attenzione del pubblico a certe sonorità. Se quello che proponi è fuori dal tempo o suscita poco interesse la scelta è tua: puoi continuare in direzione ostinata e contraria o lasciar perdere. Dare la colpa agli altri e fare il musicista incompreso è patetico. Noi stiamo facendo più date del previsto e questo porta inevitabilmente entusiasmo. Suonare poco dal vivo, questo è stato l’ostacolo iniziale. Come band nasciamo di fatto con il nostro primo concerto a Gennaio 2020, concerto in dubbio fino all’ultimo a causa di un allarme meningite nella nostra zona. Il mese dopo il Covid ha congelato tutto proprio nel momento in cui abbiamo iniziato a proporre la nostra musica dal vivo. Se il tuo esordio è segnato da una pandemia tutti gli altri ostacoli non creano problemi

Quali sono le vostre fonti di ispirazione al di fuori del mondo della musica? Libri, film, arte: cosa influenza la vostra creatività?
Narriamo una storia degna di stare in un B-Movie sugli alieni degli anni 60. Prendiamo a piene mani da tutto quello che ha a che fare con il tentativo di comunicare con altre intelligenze presenti nel cosmo. Siamo intrigati da cose come il messaggio radio lanciato da Arecibo nel 1974, dalle placche delle sonde Pioneer e dai dischi d’oro trasportati dalle Sonde Voyager. Purtroppo non abbiamo mai approfondito con serietà il lato nerd della faccenda ma in compenso dai giochi da tavolo abbiamo preso il titolo del brano Spyrium (un ottimo gioco con un titolo accattivante che ha avuto pochissimo riscontro). Il punto di riferimento per l’ultimo ep sono le opere divulgative dell’astrofisico Carl Sagan, come ad esempio la serie Cosmos.

La vostra città o regione ha avuto un impatto sulla vostra musica? In che modo l'ambiente in cui vivete ha influenzato il vostro sound?
Il nome del nostro gruppo è quello di una tempesta locale, chiamata Sarneghera perché arriva dal paese di Sarnico. La storia del Dr Vanderlei si sviluppa sulle rive del lago d’Iseo. Diciamo che anche se il nostro sguardo è rivolto allo spazio profondo restiamo decisamente radicati al territorio. Sarebbe il caso di parlarne con la Pro Loco di Iseo

Quali sono le principali tematiche trattate in "Il Varco Nel Vuoto"? C'è un filo conduttore o un messaggio centrale che volete trasmettere attraverso questo lavoro?
Il tema di fondo si riassume nel motto: l’universo è una parte di te, sei abitato nella testa. E’ un esercizio contro tutti gli oroscopi, contro tutti i tentativi di trovare un senso forte al nostro esistere, contro i pressanti inviti a lasciare un segno nel mondo. Come a dire tranquillo, all’universo non frega un cazzo di te, goditi il privilegio di essere una sua manifestazione. Dal punto di vista dello spazio profondo tutti i problemi vengono ridimensionati

Quali sono i prossimi passi per i Sarneghera?
Finire i pezzi che finiranno nel prossimo ep Tales from the lake Volume 3  e scoprire di più sulla strana lingua che utilizziamo per cantare