CANCE: “Tu che sai tutto (shallala)" è il nuovo brano della cantautrice ligure
E'
disponibile sulle piattaforme digitali “Tu che sai tutto (Shallala)" il nuovo video-singolo
della cantautrice ligure Giulia Cancedda in arte CANCE
Con Cance
debutta la neonata label Musa Factory, un'etichetta
che vuole rappresentare la contemporaneità puntando a sviluppare,
sostenere e diffondere storie attuali e storie senza tempo. Le donne, in
Musa, sono protagoniste della musica per il cambiamento e per la diffusione
di “best pratice”.
La
cantautrice ligure CANCE da il via a questa collaborazione con
il singolo “Tu che sai tutto (Shallala)”, un brano che affonda le
radici in una esperienza di vita personale nella quale viene a contatto diretto
con quello che viene definito “Effetto Dunning Kruger”, una distorsione
cognitiva che porta alcune persone a sopravvalutare le proprie abilità e
dichiararsi esperte in qualcosa, dimostrando invece con i fatti l’esatto
opposto. Tutto questo diventa tumulto, rivolta interiore, che porta a reagire e
ribalta i ruoli. Una invettiva contro il mansplaining, le furbizie, i raggiri
che soprattutto giovani e donne sono abituat* a ricevere dalle figure dominanti
della nostra società.
Il regista, Luis Turetti, rende visibile tutto questo in un mix di
dark e glamour per un video che cita nei toni e nella fotografia il film L'Odio
di Kassovitz. Intravedere la "luce", metafora di speranza, è per
l'uomo una possibilità di tirarsi fuori dall’oscurità e rendersi
liberi, basta essere consapevoli che può capitare a chiunque di avere di
fronte qualcuno in una posizione di iniziale e apparente vantaggio rispetto a
noi e che abusi del proprio potere.
“Tu
che sai tutto (Shallala)" è un brano dal sound marcatamente
ElectroPop che nasconde un’anima soul-acoustic che lo porta in bilico tra un
cantato tipicamente Italian Pop e una struttura sonora d’oltremanica.
"La
mia canzone è un in invito a non farsi prendere in giro e reagire usando l’arma
della conoscenza - racconta CANCE - che resta uno dei
mezzi più efficaci per abbattere quel muro che porta alla fine di ogni dialogo
e che si crea tra le diverse visioni. L’urlo di rabbia si trasforma quindi in
uno “shallala” liberatorio, che vuole essere anche un omaggio al canto liberatorio
del viaggio di Neil Sedaka verso Amarillo, e che è da sempre considerato nella
musica un fonema per dire: “Liberiamoci da tutto ciò che ci appesantisce, che
ci tira giù e non ci fa vivere i nostri sogni".
BIO CANCE:
Giulia Cancedda, in arte Cance, è una
cantautrice Pop dal respiro R&B. Diplomatasi in Canto Jazz, nel 2016 lascia
il suo paese per avventurarsi nella metropoli londinese, dove vive per due
anni, consegue un Master in Popular Music Performance e riesce
a conquistarsi un posto tra i finalisti di “GIGS”, la più grande
competizione di artisti di strada che si tiene ogni anno in Inghilterra.
Cance nelle sue canzoni riesce a
trattare temi complessi e delicati con leggerezza e sensibilità.
Con il primo singolo “Conosci?” vince
nel 2019 il premio Under 35 "La Musica Può" di “Musica Contro le
Mafie 10^ed.".
A Giugno 2020 pubblica “Sakura”, brano
finalista al Premio Lunezia e contenuto nell’ep “Orablu”, in uscita a Dicembre
dello stesso anno.
L’anno 2021 inizia invece con il singolo
“Basta che se ne parli”, scritto, prodotto e arrangiato durante “Sound BoCS”,
la prima residenza artistica a sfondo civile mai realizzata in Europa da Musica
Contro le Mafie.
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