AvA: uscito in radio e sulle piattaforme digitali il nuovo singolo "CANZONE TRISTE"
Redazione
Dopo il primo disco e un anno, il 2019, trascorso da super donna, AvA
ha ceduto alle richieste incalzanti che le arrivavano dai suoi ascoltatori e
dagli addetti ai lavori, riguardo la loro curiosità verso un eventuale lato più
umano e meno "animale".
Il 2020 è stato per AvA un anno difficile da molti punti di
vista in cui è stata costretta a fare i conti con se stessa e con le sue perdite:
parte del lavoro con lo stop della musica dal vivo, alcune amicizie e,
soprattutto, l'amore.
Da sempre abituata ad affrontare i problemi e a risolverli in prima
persona, anche AvA è stata messa alla prova ed ha dovuto ammetterlo,
prima di tutto, a se stessa passando attraverso l’accettazione di non essere
infallibile. Una consapevolezza trasformata in musica che diventa una dedica a
se stessa dalla quale ripartire.
"...Mi spoglio di ogni trucco e di
ogni maschera
Abbraccio la sconfitta
Abbraccio la mia umanità
Dove sarai ormai
Dove sarò
Tu mi perderai
Io ti perderò..."
Scrivere "Canzone Triste", è stato per AvA
catartico e terapeutico allo stesso tempo, un gesto che incredibilmente deve
aver sciolto qualche nodo perché, da quel momento in poi, la vita è tornata a
sorprenderla restituendole con gli interessi tutto quello che le aveva tolto
facendole capire che anche la tristezza deve essere accolta e celebrata, non continuamente
combattuta in una lotta estenuante e sfiancante.
Torneremo ad essere felici, AvA tornerà a suonare con la cassa più
dritta di prima ma, con questa ballad dai toni rarefatti e avvolgenti che,
attraverso il canto, lascia intravedere la sua parte piú intima precedentemente
inedita, l’artista ci guida nella sua dimensione segreta dove ci mostrerà come
anche gli squali possono sanguinare. Uno squalo però non ha paura dell'odore
del sangue, nemmeno quando è il suo. Anche se AvA è stata ferita, resta
sempre una predatrice all'apice della catena alimentare che, nel momento in cui
smette di leccarsi le ferite, è subito pronta per tornare a cacciare.
BIOGRAFIA
“AvA è una predatrice: è l’incarnazione della Donna Alpha Self Made che
da un paesino di provincia è arrivata a dirigere multinazionali.
E’ una donna che ha calpestato i peggiori stereotipi femminili in scarpe da
tennis e che si è conquistata una posizione sociale alternando la sua vita diurna lavorativa per
trasformarsi di notte in un mostro affamato di beat, moombahton e afro trap che infuocano le
dance hall.
La musica di AvA è il manifesto della ribalta personale a discapito di
una società che ci vorrebbe inermi, disillusi e arresi all’impotenza. Soprattutto se nasci donna.” Parola d’ordine: SOVRANISMO FEMMINILE.
Quando Laura aveva solo cinque anni, mentre galleggiava con i braccioli a largo
del Circeo un pò troppo distante dal pedalò dei suoi genitori, uno squalo bianco di quattro
metri e mezzo le fece qualche giro intorno e le passò sotto le gambe minuscole senza torcerle nemmeno
un capello. Lo spostamento d’acqua che ne derivò impresse nella piccola Laura una
sensazione che non avrebbe mai dimenticato e da quel giorno instaurò un legame indissolubile con
l’indiscusso re del mare, tanto che Laura crebbe in fretta e capì subito che la vita che le aveva
auspicato la sua famiglia composta da un normale impiegato ed una casalinga, le sarebbe stata
stretta. La musica fu la sua ancora di salvezza, la magia che la preservò dal cadere in
cattive abitudini e pessime amicizie quando ancora le cattive abitudini non andavano di moda e
facevano di te un emerito coglione e non un figo.
Girò l’Italia da nord a sud con la sua band, vinse svariati concorsi e
partecipò tra gli altri, al festival di Musicultura dove arrivò in semi finale con le Calypso Chaos. Ma non era abbastanza. Tutti i sacrifici, gli sforzi e la montagna di soldi
spesi per produrre musica ad alti livelli non portavano dove avrebbe voluto e tutto quello che usciva
dalle sue dita non la rappresentava più.
Di fondo sentiva che stava cambiando e gli incubi popolati da enormi squali
bianchi si facevano sempre più frequenti.
Così decise di dare una svolta alla sua vita. Di giorno lavorava, di notte studiava e produceva musica. Ma gli incubi non diminuivano, anzi. Gli squali continuavano a popolare i suoi
sogni e a confonderla. C’era qualcosa che le sfuggiva, le mancava qualcosa.
E fu proprio mentre nuotava in mare che capì. Laura doveva morire per fare
spazio a qualcun altro che da tutta la vita scalpitava per farsi spazio. C’era un demone dentro di lei, quel mostro fatto di denti, branchie e occhi
neri che di notte veniva a ricordarle che in realtà era lui il padrone della sua vita e che era arrivato
il suo momento.
Così Laura si arrese. Appese la chitarra acustica al chiodo, lasciò la
timidezza in fondo al mare e si decise a diventare AvA.
AvA è una predatrice: è una donna che ha calpestato i peggiori
stereotipi femminili in scarpe da tennis e che si è conquistata una posizione sociale alternando la sua vita
diurna lavorativa per trasformarsi di notte in un mostro fatto di beat, moombahton e afro trap che
infuocano le dance hall.
La musica di AvA è il manifesto della ribalta personale a discapito di
una società che ci vorrebbe inermi, disillusi e arresi all’impotenza. E’ il costume da super eroe nascosto
sotto la divisa da lavoro.
E’ la dimostrazione che chiunque ha il potere di cambiare la propria vita senza
dover scendere a compromessi, anche se si è donne. Soprattutto se si è donne.
Il 15 Febbraio 2019 ha debuttato il primo, omonimo singolo “AvA” (Artist
First,Milano) che in meno di due mesi dall’uscita ha superato i 65.000 ascolti su Spotify.
Il 21 Maggio è uscito il secondo singolo “Adesso Il Capo Sono Io”
accompagnato da un videoclip che vede Adriano Giotti alla regia e la presenza delle Drag Queen Karma B tra i
protagonisti. In pochi giorni ha superato le 100mila views e ha portato l’artista a superare
i 15mila follower su Instagram.
A Ottobre è prevista l’uscita di un terzo singolo e dell’intero EP composto da
7 brani inediti sempre distribuito dalla Artist First di Milano.
Nel frattempo AvA ha iniziato un radio tour che l’ha vista più volte
ospite di Radio 1.