TiAcca: disponibile il nuovo singolo “OVUNQUE SIA STATO”
Fare
ritorno nella propria terra, nella propria città, dopo un lungo periodo di
assenza e sentirsi persi, spaesati, nel non ritrovare più i rapporti con i
propri affetti così come si erano lasciati ma, soprattutto, faticare a
ritrovare, a riconoscere se stessi, traendo conforto solamente dalle proprie
passioni, in questo caso, musica e scrittura.
Questo il punto centrale su
cui ruota “Ovunque sia stato” (Red Owl Records/Visory
Records/Thaurus), il nuovo singolo di TiAcca.
Nato in un piccolo paese del
salernitano, cresciuto a Roma e trasferitosi per 4 anni all’altro capo del
mondo, in Australia, l’artista, una volta rientrato in Italia, si è trovato di
fronte uno scenario completamente differente da quello che aveva lasciato prima
di partire: amicizie, amori, affetti; tutto appariva insolito, freddo,
distaccato.
Un racconto a cuore aperto,
un viaggio, da compiere rimanendo seduti ad un tavolo con carta e penna - «ho
visto un foglio e una penna e ho pensato: scrivo» -, dentro il
proprio universo interiore, dentro le proprie sensazioni, perché è solo
analizzando chi siamo, tenendo a mente da dove veniamo, dove siamo stati e
soprattutto ricordando quanto questi luoghi ci abbiano permesso di crescere e
maturare, che possiamo evolverci e migliorarci, perché indipendentemente
dal luogo in cui andremo, se partiremo da noi stessi, dai
nostri valori e dalle nostre attitudini, ci ritroveremo sempre.
Le persone che camminano con
noi per un breve od un lungo periodo, possono andare e venire, ci possono
accompagnare per un istante o per l’intera vita, ma è
sulle nostre gambe e sul nostro cuore che dobbiamo costruire le fondamenta di
presente e futuro, quelle che ci consentiranno di sentirci a casa, in
qualunque parte del mondo ci troveremo.
Evitare
di affrontare un problema, fuggire da esso, appare spesso la soluzione
migliore, o per lo meno, quella più immediata, ma la conseguenza è una
situazione irrisolta che continuerà ad attanagliarci, a tormentare i nostri
pensieri; chiudere fuori dalla porta del nostro animo ciò che ci turba nel
mondo e nel nostro microcosmo quotidiano, è senza dubbio più semplice che
tuffarsi a capofitto in se stessi e nelle proprie relazioni, ma non porta ad
alcun tipo di sollievo, al contrario, provoca solo una maggiore sofferenza
personale. Incolpare se stessi e le proprie scelte - «a
volte penso che odio questa citta, poi penso che odio ovunque sia stato»
-, ci lascia addosso un’insoddisfazione che non troverà mai conforto: non è con
il rimorso che possiamo porre rimedio a situazioni mutate con il tempo, ma
con la consapevolezza di ciò che siamo diventati,
lasciando andare quello che non ci appartiene ed a cui non apparteniamo più.
La produzione, minimalista
e raffinata, suona attualissima, pur strizzando l’occhio al
repertorio delle indimenticabili ballate romantiche Rap/Hip Hop dei primi ’90 e
fa da perfetto sfondo un ad testo che, con intelligenza e sensibilità, mette in
luce non soltanto le difficoltà riscontrare in rapporti che appaiono spenti e
logorati dal tempo, ma anche e soprattutto l’importanza di partire da se stessi
per ritrovare se stessi.
Se nel celeberrimo capolavoro
“Il ragazzo della Via Gluck” di Adriano Celentano, il Molleggiato non ritrovava
più la semplicità e la genuinità dei luoghi in cui era cresciuto, lanciando un
grido d’aiuto ecologista, contro uno sfrenato e deturpante progresso edilizio,
in “Ovunque sia stato”, TiAcca, punta i riflettori sulla società
contemporanea, più orientata a rincorrere traguardi frivoli e superficiali, che
a coltivare rapporti e legami stabili, profondi e duraturi nel
tempo, al di là di ogni distanza, quella distanza, molto più frequentemente
mentale che fisica, che ci impedisce di cogliere e dare valore all’affetto ed
alle attenzioni delle persone che abbiamo accanto.
Biografia.
TiAcca, all’anagrafe Luca
Jonathan Ferrentino, nasce in provincia di Salerno nel 1992. All’età di 14
anni, insieme alla famiglia, si trasferisce a Roma ed è proprio nella Città
Eterna che comincia ad affacciarsi alla scena Rap ed alla cultura Hip Hop,
inizialmente con due delle quattro discipline del movimento, Writing e DJing, a
cui accosta, due anni più in là, la scrittura dei primi testi. Colleziona
svariate esperienze live nella Capitale ed in giro per lo Stivale e, nel 2016,
si trasferisce a Brisbane, in Australia, guadagnandosi credibilità e rispetto
nella scena locale ed acquisendo non soltanto un maggior bagaglio
socio-culturale da trasporre nei testi, ma anche un’importante abilità nella
lingua inglese - e conseguentemente nel flow - ed una nuova visione di se
stesso come artista e della sua musica. Rientrato a Roma nel 2020, da vita, con
il suo collega ed amico Gioac, al G Studio, una realtà giovane,
creativa e frizzante all’interno della quale i due artisti producono i propri
brani. Nel Gennaio 2021, TiAcca firma il suo primo contratto discografico
con Red Owl Records/Visory Records/Thaurus ed a
Marzo dello stesso anno pubblica “Ovunque sia stato”, un brano maturo ed
intimista, che racconta una storia, la sua e lo fa puntando il focus sullo
smarrimento provato nel rientrare in patria dopo anni di assenza, trovando
persone e rapporti completamente differenti da come si erano lasciati prima di
partire. Un’arguta descrizione della società contemporanea, più orientata a
rincorrere traguardi frivoli e superficiali, che a coltivare rapporti e legami
stabili, profondi e duraturi nel tempo, al di là di ogni distanza, quella
distanza, molto più frequentemente mentale che fisica, che ci impedisce di
cogliere e dare valore all’affetto ed alle attenzioni delle persone che abbiamo
accanto.