Simone Spirito torna con l'inedito "Respirare". Un nuovo brano che richiama la tradizione cantautorale pop degli anni 90
Torna con un nuovo singolo inedito il partenopeo Simone Spirito. A tre anni dall'album "Eppur Simone", pubblicato dalla Polosud records, il cantautore pubblica "Respirare" un brano che nasce dall'attualità e si sofferma sulla malinconica sensazione di non aver avuto tutto il tempo necessario per andare in profondità nella ricerca della scoperta dell'altro e di se stessi. Una canzone piena di speranza nell'affermare che partendo da un cambiamento individuale, e di prospettiva della vita, è possibile concentrarsi sulle cose semplici della vita come godere di un respiro dimenticando il superfluo.
"Respirare" gode della produzione artistica di Stefano
Bruno, musicista e producer napoletano, il brano è stato missato a
Barcellona da Gerard Salvia e masterizzato sempre a Barcellona
da Xavi
"Lek" Farré.
Il video invece è stato diretto dal fotografo e videomaker Vincenzo Russo, coadiuvato dalle animazioni create dalla giovane disegnatrice Martina Di Gennaro, e vede la partecipazione della danzatrice pompeiana Alessandra Sorrentino.
“Torno a pubblicare dopo 3 anni dal mio ultimo album perché
ho un forte desiderio di rimettermi in gioco e la voglia di farmi ascoltare”
- racconta Simone Spirito. “Penso di essere cresciuto come
musicista e come artista in questi anni e di aver ancor di più affinato il mio
stile espressivo. Sono stati anni in cui ho ascoltato molta musica, ho vissuto
circa un anno a Barcellona, città che ha ampliato i miei orizzonti musicali ma
che mi ha anche fatto capire come sia legato alla lingua italiana in fase
compositiva. Sento di aver trovato una forma stilistica e compositiva più
specifica, grazie al contributo di Stefano Bruno produttore artistico del brano.
“Respirare” - continua Spirito - “è
stata scritta durante il primo lockdown, quindi poco più di un anno fa. Il
testo parte da una constatazione molto concreta, ossia l'impossibilità di
toccarci e si sviluppa in un modo più complesso affermando che molto (se non
tutto) è nelle nostre mani, ma c'è bisogno di cambiare obbiettivo, prenderci il
nostro tempo e non avere fretta. Per avere questo tempo è necessario un
cambiamento interiore. Ho un gran voglia di tornare a suonare dal vivo, sono
stati mesi durissimi, senza sogni, mesi in cui però ho capito quanto sia
importante dare valore a ciò che si fa, perché nulla è per sempre, tutto è
molto labile e fragile. Ho sempre pensato che le canzoni avessero un valore
politico, dove per "politica" intendo un messaggio, un valore. Questa
crisi mondiale, legata anche ad modus vivendi che è al collasso può far si che
che le persone capiscano cosa siano le cose realmente importanti e
in questo la musica d'autore spero e credo possa essere d'aiuto una guida
come lo era negli anni '70, dove si dava ancora importanza al contenuto non
sono al contenitore. Ho paura a pensare che la musica si ascolterà solo
individualmente, davanti ad un pc o dalle cuffie del proprio cellulare, i
concerti, gli spettacoli teatrali, il cinema l'arte dal vivo servono a farci
stare in pace con gli altri e con il mondo, senza la vita perde di mistero”.
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