Lamadura: un’anima rock che taglia le emozioni con il nuovo singolo “Sola”

 

Erica Calcagno, meglio conosciuta come Lamadura, è un’artista che ha fatto della forza e della resilienza il suo marchio distintivo. Nata a Catanzaro il 31 ottobre 1986, Lamadura rappresenta una voce unica nel panorama musicale italiano, capace di intrecciare radici gospel, soul e blues con un’anima profondamente rock. Il suo nome d’arte, potente e simbolico, richiama una lama affilata, che affronta con precisione le sfide, e una durezza che evoca solidità e integrità.

Con una carriera ricca di esperienze significative, dal Conservatorio di Cosenza fino al palco dell’Ariston con i The Butterfly Circus per Sanremo Rock, Lamadura si è affermata come una delle voci più versatili e autentiche della scena musicale. La sua musica è un viaggio tra generi, dall’elettro-pop contaminato dal rap a un sound acustico con modernità, raccontando storie profonde e personali.
Il nuovo singolo, “Sola”, rappresenta un ulteriore capitolo della sua evoluzione artistica. Nato da una riflessione intima e osservando momenti di vita quotidiana, il brano parla di solitudine, ma anche di rinascita e di ritrovamento di sé. È un messaggio potente che Lamadura dedica a chiunque si sia sentito perso, con l’invito a guardarsi dentro e riscoprire la propria forza.

Abbiamo avuto il piacere di incontrare Lamadura per parlare di questo nuovo progetto, dei suoi percorsi musicali e delle emozioni che la musica le permette di esprimere. Scoprite con noi il significato di “Sola” e lasciatevi ispirare dalle parole di un’artista che non smette mai di sorprendere.

Ciao Lamadura, benvenuta. Prima di tutto, cos’è per te la musica?
La musica è un modo di essere. Mi ha tenuto compagnia quando non c' era nessuno.

Come è nato il nuovo singolo?
“Sola” nasce in seguito ad un momento molto particolare della mia vita. Mi trovavo all' uscita di scuola e osservavo i miei ragazzi uscire e mi sono immedesimata in loro.

Quale messaggio vuoi trasmettere con questo brano?
Vorrei dire alle persone che non sono mai davvero sole. Basta trovare se stessi.

A chi dedichi questo singolo?
A me stessa, alla Erica di cinque anni fa che non navigava in buone acque ma che, alla fine, è riuscita a non affogare, approdando sulla terraferma.

Grazie mille per la tua disponibilità, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere questa intervista?
Vi ringrazio per la vostra disponibilità e per il vostro lavoro.