"Invisible": il viaggio di Gaetano De Caro verso la salvezza personale
Ciao e benvenuto sulle pagine de Il Riflettore. Prima di tutto, cosa rappresenta per te la musica?
Ciao a voi. La musica per me è ciò che mi ha portato a essere sempre me stesso e a sperimentarmi in ogni campo. Senza la musica non avrei scoperto neanche un briciolo di ciò che so adesso su di me.
Come è nato il tuo nuovo singolo? Qual è il messaggio che speri di trasmettere attraverso questo brano? A chi dedichi questo singolo?
Questo nuovo singolo, Invisible, è nato mentre passeggiavo. Mi è apparso in mente il ritornello e sono corso subito a casa per comporlo. Cinque minuti dopo era pronto. Parla dell'avere bisogno di sparire ogni tanto per prendersi un momento per sé, recuperare la forza per accettare e affrontare situazioni difficili e poi allontanarsi finalmente da queste, mantenendo solamente i ricordi belli. Vorrei dedicare questo pezzo, per questi motivi, a tutte le persone che in questo momento si sentono sole.
Se potessi scrivere la colonna sonora di un film, una serie TV o un videogioco, quale sceglieresti e perché?
Non è uno specifico, ma sceglierei sicuramente qualcosa riguardante l'horror. Mi piacciono le musiche dalle sonorità scure che creano tensione.
Grazie mille per il tuo tempo. Prima di concludere, c'è qualcosa che vorresti aggiungere o un messaggio particolare che desideri lasciare ai nostri lettori?
Grazie a voi per tutto. L'unica cosa che vorrei dire, oltre a ricordare a tutti che potete seguire me e i miei pezzi su Instagram, Facebook, YouTube, TikTok, Spotify e su tutti i Digital Store, è che nessuno è mai solo, per nessuna ragione o motivo al mondo.
Tags :
Interviste