Intervista alla scrittrice Chiara Cruciani, in libreria con “Non solo un’alba”


Il racconto della vita di una giovane donna, il cui destino è stato condizionato dalla pandemia di Spagnola che ha trasformato la sua gioventù in un baluardo di emancipazione femminile.

La voce narrante, intrigante e coinvolgente, narra le esperienze realmente vissute dalla protagonista e si rincorrono in un turbinio di emozioni e grandi prove di coraggio. La pandemia di quest’anno 2020 ha risvegliato nell’autrice Chiara Cruciani la memoria di un periodo storico simile a quello odierno. Le difficoltà nell’affrontare la guerra, la perdita della libertà personale, i lutti e la ritrovata solidarietà tra gli esseri umani, fanno di questo racconto un esaltante inno alla vita e alla speranza. Tratto da una storia vera.
 
Chiara Cruciani, in libreria con “Non solo un’alba” (CTL Editore), si è raccontata a noi in questa piacevole intervista.
 
Vuoi descriverci Chiara Cruciani come donna e come scrittrice?
Sono un’infermiera strumentista nel blocco operatorio dell’ospedale di Ravenna. Amo il mio lavoro perché mi riempie di soddisfazioni. Una delle mie più grandi passioni è viaggiare sia fisicamente che con la fantasia attraverso la lettura e la scrittura.
 
“Non solo un’alba” è il tuo nuovo romanzo, edito da CTL Editore. Com’è nato questo titolo così particolare?
Il titolo del libro racchiude in poche parole il messaggio di questo romanzo: dietro il sole all’orizzonte c’è sempre un periodo di oscurità che tutti prima o poi dobbiamo affrontare per poter godere dei raggi di luce.

Ci racconti il percorso emotivo e di ricerca che ti ha portato alla stesura del romanzo?
La stesura di questo romanzo è stato un vero e proprio viaggio nel tempo, alle origini della mia 
famiglia, che mi ha permesso di scoprire di più su persone che purtroppo non ho mai conosciuto.

Quale è stato il momento più complesso durante la fase di scrittura del libro?
Uno dei momenti più complessi è stato sicuramente descrivere i lutti che ha dovuto affrontare Luisa. Immedesimarsi in lei è stato doloroso e al tempo stesso emozionante.

Quale messaggio vuoi trasmettere a coloro che leggeranno “Non solo un’alba”. 
Mi piacerebbe trasmettere un messaggio di speranza attraverso questa storia, mostrando come una donna forte e coraggiosa abbia affrontato grandi difficoltà fiera e a testa alta lottando sempre per i valori in cui crede. In un momento storico così buio abbiamo bisogno, secondo me, di figure come Luisa da cui prendere esempio.

Prossimi impegni?
Sto lavorando alla stesura di un nuovo romanzo che sarà completamente diverso dal primo, si tratta di un racconto con personaggi e luoghi di fantasia.