Giorgio Moretti: online il video di "Ho paura"

Esce oggi 31 marzo il videoclip di “HO PAURA”, il nuovo singolo di GIORGIO MORETTI. Coadiuvato dalla produzione artistica di Meiden, eclettico musicista, con una carriera avviata nel mondo della EDM e già produttore di alcuni brani contenuti nel disco “Musica per bambini” di Rancore, Giorgio Moretti, classe 1997, è tra i giovani esponenti della nuova scena romana.

Con l’uscita del nuovo brano, che arriva a un anno di distanza dall’esordio discografico con l’album “Quasi Mai”, l’artista annuncia anche l’imminente partecipazione alla rassegna ‘Retape’, curata da Ernesto Assante, il prossimo 19 aprile all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
 
Gli studi in sceneggiatura e scrittura creativa e una formazione musicale che guarda ai suoni contemporanei rendono la scrittura di Giorgio Moretti fresca e consapevole, riportando nei suoi brani una visione lucida e coerente della propria età e delle sfide della sua generazione.
 
Il suo disco d’esordio “Quasi Mai”, rilasciato a febbraio 2021, è stato ben accolto da pubblico e stampa, con recensioni entusiaste sui principali magazine di settore e con interviste, tra gli altri, al Tg2 Rai e in numerose trasmissioni televisive e radiofoniche di qualità sulle reti nazionali e sulle principali reti regionali e locali.
 
GIORGIO MORETTI PARLA DEL SINGOLO “HO PAURA”
Non trovavo altre parole per descrivere il tempo che stiamo vivendo, fatto di guerra, di crisi, di contagi, di incertezze. Avere il coraggio di parlare delle proprie paure, anche se può sembrare paradossale, mi sembrava l’unico vero modo per avere un linguaggio universale con cui poter parlare a tutti. Questo pensiero ha potuto prendere forma grazie ad una rivoluzione nel sound: gli strumenti suonati si uniscono ai suoni elettronici, creando un nuovo stile, che mi piace definire hyper-rock. È per me davvero importante pensare che questa libertà, sia nella scrittura che nel modo di suonare, sia nata proprio dalla paura.
 
“HO PAURA” – IL VIDEOCLIP
È un monologo ininterrotto che porta lo spettatore dentro la testa dell’artista, uno spazio asettico, privo di colore, che muta e prende forma mano a mano che le emozioni proseguono nel loro crescendo. Attraverso l’interpretazione e l’uso del trucco, le immagini mettono in scena la trasformazione dell’artista, che solo mettendo in mostra il suo lato irrazionale può sentirsi davvero libero.