Celeste Caramanna: un viaggio romantico dentro l’essere umano
Belle sensazioni di “non-luogo” che per noi significa anche non avere radici, ovverosia anche non aderire ad etichette precise, cliché, schemi prestabiliti dentro cui farsi riconoscere e anche riconoscersi. Celeste Caramanna che da tempo ci ha abituati ad una scrittura senza appartenenze geografiche e senza temporalità (per quanto il suono inevitabilmente è figlio di questa modernità), approda al terzo ed ultimo capitolo della saga “Antropofagico”, titolo emblematico per raccontare in musica, suoni e parole la sua totale immersione dentro l’incontro con l’uomo, la vita e il suo modo di stare al mondo. Il pop internazionale che vira dal main stream italiano a colorazioni esotiche da copertina, non vuole avere una sola direzione nonostante dimostra di saper bene come seguire le regole della forma canzone “classica”… con tutte le opportune virgolette del caso. In rete il bellissimo video di “Tana libera tutti” che torna di attualità senza mezze misure, senza maschere e con quel gusto poetico di sapere come prendere le parole dal senso meno sfacciato del loro significato.
Si più sociale, più dentro questo contesto attuale...
L’idea era che fosse un processo di costruzione “strada facendo”, con possibilità di cambiare, di ricostruire e di modificare dentro quel percorso, in quel momento...e così è stato. Un disco unico sarebbe stata una foto più statica di quel determinato momento, e io invece volevo ancora un po’ più di movimento...
Si il finale sarà un CD e un Vinile con degli inediti oltre a questi...
Penso che sei sulla strada giusta, ma anche questo è successo così, senza programmarlo, incidentale...
“Le distanze” mi fanno paura, più di qualsiasi altra cosa. Provo freddo, provo meno umanità, provo meno affetto, provo assenza, provo dimenticanza, provo pericolo che le persone non riescano a stare insieme nuovamente... spero che la musica non abbia lo stesso destino. Spero che la musica prenda il ruolo di quello che lei ha sempre fatto ovvero riunire le persone, avvicinare le persone, far sì che le persone si tocchino. Avrà una missione fondamentale in questo “restart”.