Adduci: "La mia musica è elegante, scrupolosa e leggera". L'intervista

È disponibile in digital download e sulle piattaforme streaming “CERCHIO SUL DISPLAY” (Adesiva Discografica\ The Orchard), il brano del cantautore ADDUCI, che anticipa il nuovo album di inediti di prossima uscita.

Scritto, diretto e prodotto da Marcello Fagiani, il video di “CERCHIO SUL DISPLAY” mette in scena una sorta di “autoconfessione”, una conversazione mai avvenuta che finisce per diventare un dialogo tra sé e sé. L’interlocutore è presente in scena solo come un ricordo, riuscendo così a influenzare l’autore anche in assenza di una qualsiasi forma di interazione fisica. Il videoclip è un susseguirsi di momenti tratti dalla vita quotidiana del personaggio, rappresentato da Adduci stesso che per la prima volta veste i panni da attore. Fra l’onirico e il reale si fanno spazio prepotentemente i ricordi di una persona ormai lontana nello spazio e nel tempo, interpretata da Chiara Fontana.

 
Ciao Adduci e benvenuto sulle nostre pagine. Raccontaci un po’ di te. Quando ti sei avvicinato alla musica? 
Ciao! Il mio rapporto con la musica è cominciato quando ero un bambino, ho iniziato a studiare chitarra classica quando avevo 12 anni e da allora ho dedicato ogni singolo giorno a coltivare questo amore.

Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Sono moltissimi gli artisti che amo e che in vario modo hanno influenzato il mio modo di esprimermi attraverso la musica. Tra tutti posso sicuramente menzionare i Beatles, Piero Ciampi e Sergio Cammariere, che in qualche modo hanno rappresentato delle vere e proprie “fasi” della mia vita.

Tre aggettivi per definire la tua musica.
La mia musica è elegante, scrupolosa e leggera.

“Cerchio sul display” è il tuo nuovo singolo. Quale messaggio vuoi comunicare con questo brano?
In Cerchio sul display ho voluto mettere in musica una serie di pensieri tra me e me. Sono tutti pensieri rivolti a una persona che non è presente se non come un ricordo, e questo dà vita a una sorta di autoconfessione. Il messaggio che ho nascosto per me in questo brano è che una persona può influenzare la nostra vita nel presente anche quando apparitene ormai al nostro passato.

Come è nata la collaborazione con Lele Battista e Yuri Beretta?
Per caso, come molte delle cose migliori della vita! Ho lasciato un demo a Yuri quando ho avuto la possibilità di incontrarlo alla fine di un suo concerto, mi ha scritto qualche tempo dopo e siamo andati a prenderci una birra, è nata subito una grande amicizia. Successivamente ho incontrato anche Lele, anche in questo caso si trattava di un concerto di Yuri… è sempre un momento magico!

I brani “Parte di Me”, “Una ragione per odiarti” e “Cerchio sul display” anticipano l’uscita di un album di inediti prevista per il 2021. Ci puoi accennare qualcosa?
Sarà un album molto eterogeneo, volevo mettere in luce diverse sfumature del mio modo di fare musica e spero di esserci riuscito. Il vero filo conduttore è rappresentato da un’analisi su di sé in relazione al proprio rapporto con gli altri.

Intervista di Barbara Scardilli